Il ventre molle della città

16 ottobre 2010 § Lascia un commento

Esistono posti dove ‘esistenza ti porta senza che tu realmente abbia pianificato di vistarli. E come un organismo vivo la città ti pasteggia, masticandoti metodicamente ogni giorno, digerendo le tue forze residue e infine evaquandoti da qualche improbabile buco di culo. Eppure l’organismo non vivrebbe se non avesse intatte tutte le sue funzioni e senza che queste tra loro risultassero perfettamente coordinate e misurate.

Roma è un meccanismo ancora antico, con i suoi cervelli brillanti, le sue aree lustrate, la materia grigia vecchia solida e funzionante, ma con ventri molli sparsi a corona intorno alla sua cerchia di strade raggiate, distese a mantello a cingere la rispettabilità.

E lì, in questa corona di spine, un’umanità irredimibile assolve ancora le funzioni vitali, la micro sollecitazione dell’organismo. Se andassimo a guardare quanti microgrammi di vitamine ingerimo rimarremmo stupiti da come queste sostanze siano necessarie al nostro sostentamento. La città ha grandi centri commerciali che come bocche voraci immettono cibo nel sistema. E contemporaneamete infinti chilometri di fogne che ne espellono la materia digerita. Ma ha anche ettari ed ettari di pelle, attraverso i quali entrano capillarmente e microscopicamente le vitamine necessarie al suo sostentamento: e quelle vitamine le somministrano esseri piccoli e derelitti nascosti negli scantinati delle periferie.

Io li ho visti. E mi è bastato.

Dove sono?

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