Apello del movimento M15 verso il 15 ottobre

20 settembre 2011 § Lascia un commento

Appello del movimento 15M verso il 15 ottobre:

On 15th October 2011, united in our diversity, united for global change, we demand global democracy: global governance by the people, for the people. Inspired by our sisters and brothers in Tunis, Cairo, Bengazi, Daraa, Palestine-Israel, Spain and Greece, we too call for a regime change: a global regime change. We will not come to global institutions, hat in hand, begging for policy change. In the words of Vandana Shiva, the Indian activist, today we demand replacing the G8 with the whole of humanity – the G 7,000,000,000. These are our global Mubarak, our global Assad, our global Gaddafi: the IMF, the WTO, global markets, multinational banks, the G8\G20, the European Central Bank, the UN Security Council, the World Bank, the Basel Committee on bank regulations and other undemocratic international institutions. Like Mubarak and Assad, these institutions must not be allowed to run people’s lives without their consent. We are all born equal, rich or poor, woman or man. Every African andAsian is equal to every European and American. Our global institutions must reflect this, or be overturned. Today, like the Mexican Zapatistas, we say “Ya basta! Aqui el pueblo manda y el gobierno obedece”: Enough! Here the people command and global institutions obey! Like the Spanish Tommalaplaza we say “Democracia Real Ya”: True global democracy now!”Today we call the citizens of the world: let us globalize Tahrir Square! Let us globalise Puerta del Sol!

Il 15 ottobre 2011, uniti nelle nostre diversità, uniti per il cambiamento globale, noi domandiamo la democrazia globale; il governo globale del popolo, per il popolo, ispirato dalle nostre sorelle e fratelli di Tunisi, Il Cairo, Bengazi, Daraa, Palestina-Israele, Spagna e Grecia, anche noi chiamiamo per un regime di cambiamento. Non andremo dalle istituzioni globali con il cappello in mano, chiedendo l’elemosina del cambiamento politico, nelle parole di Vandana Shiva, l’attivista indiana, oggi noi chiediamo di rimpiazzare il G8 con l’intera umanità – il G7.000.000.000. Queste sono le nostre Global Mubarak, le nostre Global Assad, le nostre Global Gaddafi: il IMF (Fondo Monetario Internazionale), il WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio), i mercati globali, le banche multinazionali, il G8/G20, la Banca Centrale Europea, il consiglio di sicurezzza delle Nazioni Unite, la World Bank, il comitato di Basilea sulle regole bancarie e altre istituzioni non democratiche internazionali. Come per Mubarak ed Asssad, a queste istituzioni non deve essere permesso di dirigere la vita delle persone senza il consenso delle persone. Noi siamo tutti nati uguali, ricchi e poveri, donne e uomini. Ogni Africano, Asiatico è uguale ad ogni Europeo e Americano, oggi, come i messicani Zapatisti, noi diciamo “Ya basta! Aqui el pueblo manda y el gobierno obedece”. Ora basta! Qui il popolo comanda e il governo obbedisce! Assieme agli Spagnoli Tomalaplaza noi diciamo “Democrazia reale ora!”. La vera democrazia reale, ora!!! Oggi lanciamo un appello ai cittadini del mondo: facciamo diventare globale Piazza Tahir! Facciamo diventare globale Puerta Del Sol!

Quello che non sapevo

21 luglio 2009 § Lascia un commento

Obama loda il “grande” leader italiano per la sua integrità – ma non è Berlusconi

[The Times]
Molti italiani si rallegreranno delle parole pronunciate dal Presidente Obama che, arrivato in Italia ieri per il suo primo G8, ha elogiato il “grande leader” della nazione. Questa figura autorevole gode dell’“ammirazione del popolo italiano”, non solo per l’esperienza al servizio dello Stato, ma per “la sua integrità e la sua cortesia”.
“Voglio solo confermare che tutto quello che ho sentito su di lui è vero. È uno straordinario gentiluomo, un grande leader di questo Paese”, ha aggiunto Obama. Stava parlando del Presidente Napolitano, Capo dello Stato, non di Berlusconi.
La Casa Bianca ha tentato di smentire le voci secondo cui i complimenti , non estesi a Berlusconi, sottintendessero una velata critica al Presidente del Consiglio e ai suoi scandali. Quando è stato chiesto a un portavoce della Casa Bianca se le lodi di Obama alle qualità di Napolitano implicassero un’allusione alla mancanza delle stesse in Berlusconi, ha risposto: “Non leggerei troppo tra le righe. A volte intendiamo esattamente ciò che diciamo”.
Ma gli italiani potrebbero trarne una conclusione diversa. Altre fotografie scattate nella villa sarda di Berlusconi sono in vendita, tra cui quella di due donne che si baciano di fronte al premier. Forse il “bacio saffico” era uno “scherzo” messo in piedi dalle due donne per imbarazzare il Presidente del Consiglio, suggerisce Libero, quotidiano di destra, in un’intervista al fotografo.
Forse. Ad ogni modo, Berlusconi sperava che non venissero alla luce nuove foto all’apertura dei lavori del vertice, che non fossero annunciate altre inchieste sui festini in Sardegna e Roma e, infine, che non ci fossero più donne pronte a raccontare delle presunte notti di passione passate con il Presidente.
Nonostante le premesse, il primo giorno è andato bene. Malgrado i dolori per l’artrite al collo che lo affliggono dallo scoppio degli scandali ad aprile sulla sua vita privata, Berlusconi ha elargito sorrisi salutando i partner del G8 come se le rivelazioni che hanno spinto la moglie a chiedere il divorzio non ci fossero state. I leader hanno fatto altrettanto: Obama lo ha baciato sulle guance, Angela Merkel gli ha preso la mano e Gordon Brow lo ha abbracciato. La mattina, prima dell’inizio del vertice, Berlusconi ha accompagnato la Merkel in una visita a Onna, uno dei paesi dell’Abruzzo colpiti dal terremoto di aprile e che la Germania si è impegnata a ricostruire come risarcimento per il massacro nazista di 17 cittadini nel 1944.
Alla conclusione dei lavori del primo giorno sul futuro dell’economia mondiale e sul cambiamento climatico, Berlusconi ha accompagnato Obama e Medveded in una visita analoga alle rovine de L’Aquila, in linea con lo “spirito sobrio” del vertice. Berlusconi ha regalato ai leader del G8 un parka nero di Belstaff, che produce soprabiti per le star, con versione chic per le mogli dei leader.
“Saranno gli italiani a decidere se Berlusconi sia o meno un leader legittimo” ha affermato Franco Frattini, Ministro degli Esteri, rispondendo a quelli che definisce attacchi infondati dei media stranieri. Berlusconi continua spavaldo: “Ciò che conta è la realtà, non le calunnie” ha dichiarato, condannando aspramente le voci su una presunta espulsione dell’Italia dal G8 che sarebbe poi rimpiazzata dalla Spagna.
Ancora ci si interroga se il vertice debba essere considerato un successo. Il Corriere della Sera ha dichiarato che il Governo ha compiuto “uno sforzo immane” per trasferire all’ultimo minuto quest’evento, che originariamente doveva ternersi in Sardegna. Ma, continua il quotidiano, il comportamento di Berlusconi verso le donne e i conseguenti attacchi alla sua persona sono stati una “delegittimazione” che ha danneggiato l’immagine dell’Italia e i problemi di Berlusconi sono ben lungi dall’essere risolti.

[articolo tratto dal sito Italia dall’estero; originale a questo link]

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