Da Lavoce.info: Un grande Bazooka per la BCE

21 novembre 2011 § 2 commenti

Rilancio un articolo che fa il paio con quello appena pubblicato e con alcune riflessioni precedentemente espresse.

È stato pubblicato stamattina (21/11/11) da Andra Terzi su lavoce.info.

«I titoli di Stato sono quanto di più vicino alla moneta di Stato. E solo la Banca centrale europea può salvare la moneta europea. Con un’operazione d’acquisto dei titoli di Stato in euro che annullerebbe ogni spread. È definito il grande bazooka. Vi si oppongono strenuamente i banchieri centrali tedeschi con argomenti di scarso fondamento. Nuove regole sulle decisioni fiscali dei paesi membri della stessa area monetaria sono auspicabili e inevitabili. Non sembra invece un atteggiamento prudente quello di insistere sulle regole quando si è vicini al collasso.»

Io sono convinto che anche questo sia solo una parte del problema, e che toccherà intervenire radicalmente sul meccanismo del debito:

Ciò non ostante vi invito a leggere il seguito.

L’Europa bicefala e i conti che non tornano

24 ottobre 2011 § 2 commenti

Ieri Sarkozy e la Merkel ridacchiavano del nostro paese. Dal secondo dopoguerra la Francia e Germania sono considerate le due facce buone del vecchio continente, si configurano come le nazioni che determinano, nel bene e nel male, la direzione che prenderà la politica comune. Solo la protervia di De Gaulle era riuscita a spezzare questo asse.

Oggi questo asse è cementificato dalla necessità: le banche tedesche e francesi sono piene di titoli tossici dei paesi PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna) e i rispettivi premier non possono fare altro che cercare un modo per evitare il proprio (e, di conseguenza, l’altrui) tracollo finanziario.

Da nessuno dei due, però, e arrivata una minima ammissione di colpa in merito all’azione espansionistica indiscriminata dei propri istituti di credito. E neppure si è mai sentito un’accenno alla necessità di contrarre le politiche sociali al fine di dare basi più solide al proprio sistema economico. Insomma: si chiedono agli altri sacrifici che non si intendono imporre al proprio paese. E nel frattempo ci si allena alla politica dello scherno, che al di là dell’opportunità personale, rischia di essere deleteria proprio dal punto di vista della credibilità delle due potenze.

L’Europa era nata da un atto di umiltà dopo una guerra sanguinosa. Oggi rischia di essere uccisa da atti idioti di superiorità che non portano da nessuna parte, perché nella storia dell’Unione Europea ogni passo avanti collettivo è arrivato in corrispondenza con un passo indietro delle singole Nazioni, perché ogni avanzamento ha visto coinvolti, ad un livello di parità politica, tutti gli attori coinvolti.

Dove sono?

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